31 ottobre (Federica) – Seconde possibilità

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Sto abbastanza bene.

Oggi il nostro turno con i bambini inizia alle 10:00 perché in mattinata abbiamo avuto delle cose molto interessanti da girare qui all’interno della missione.
Sono stanca, ma soprattutto, impaurita.

Questo stato d’animo mi succhia energia, mi attanaglia fino all’osso e mi costringe a pensare continuamente “Voglio scappare, voglio tornare a casa”.

Poi penso alla bellezza di questo posto, a tutti i “miei” bambini, alla troupe, a Ismela, Giangi e Michy, a Lominat e gli altri leader etiopi. Penso a come i problemi, i pensieri “di prima” qui si annullino in una bolla. Certo,  dubbi, insicurezze e nuove insidie si fanno strada anche qui, ma questo è il posto dei miracoli.
E sono tante le vite che in questo luogo non diventano altro che “seconde possibilità”. Ma anche terze, quarte o ultime, prese al volo. E’ stato così, per Marzia, la volontaria che si occupa della spirulina, per Marco, il comandante in capo in cucina, per Giovanni che si occupa delle stalle. E poi ovviamente per tutti bambini che passano da qui invertendo così le rotte di un destino che sembrava segnato e triste.
E la mia vita? La mia vita da qui in poi?
Non lo so. Ma mi prometto di ricordare tutti i momenti che mi hanno segnata e che, fortunatamente, ho potuto registrare con la “scusa” del programma. E anche quelli che non ho registrato, ma che sono comunque si sono insediati in qualche zona del mio cervello. E del mio cuore.